venerdì 17 dicembre 2010

Essere vecchi è uno scandalo

sono arrivato a più di novantanni per vedere come un popolo tocca l'acme della stupidità. come si fa a sbavare per quell'uomo che tutti chiamano cavaliere forse perchè ha la statura di un fantino? ho girato il mondo, dappertutto, ma l'Italia non cessa mai di annoiarmi. ho ancora voglia di vivere. ma non chiedetemi di essere socievole. con questa gente. casalinghe che vanno a fare la spesa e poi tornano in casa e si rinchiudono a guardare la tv come ipnotizzate davanti ad un acquario. poi votano per il cavaliere. perchè è simpatico, un pò guascone e magari anche un pò figlio di buona mamma. io questa gente la detesto. non scambierei con loro nemmeno un cenno del capo. anche perchè lo scambierebbero come un invito un poco piccante. per carità. ho amato belle donne, amanti della libertà, camminavano nude sulla via lattea come angeli, che sono morte giovani, perchè non volevano vedersi con le babucce ai piedi e la bavetta alla bocca. altro che cavalieri, per stare con loro dovevi essere un cavallo ed avere i suoi attributi. io già allora facevo yoga , ero vegetariano ed ero prestante. anche ora lo sono. ma nessuno mi vuole, perchè sono vecchio. essere vecchi è uno scandalo. non servi più a nulla. ma io , da anarchico, ci sono abituato, e nella vita ho sempre cercato di non servire mai.

Juri

lunedì 22 novembre 2010

l'inferno non sarà poi tanto male ( se esiste)

stamattina ho fatto yoga. mi sentivo tutto rattrappito. ora mi sento meglio. ho ascoltato la radio. niente di nuovo in questo paese di schiavi e contenti d'esserlo. ho guardato fuori dalla finestra, un mucchio di gente che andava al lavoro. le loro facce erano tristi, vivono male, mangiano carne piena di anabolizzanti e antibiotici, la loro unica fonte di informazione è la tv che fa propaganda e dice che tutto va bene. io sono solo, non ho famiglia, pochi selezionati amici e la maggior parte sono morti. sono sopravvissuto a loro. novant'anni e so usare un computer. sono il grande vecchio che le polizie di tutto il mondo cercano.puah! un branco di dilettanti. io non ho mai favorito nulla che non sarebbe accaduto da sè.

ogni giorno è una grazia che mi fa il mio corpo, il mio dna. se tutti i giorni in cui gli uomini e le donne per il tempo che dedicano ad un dio che non esiste e se esiste non li ascolta, avessero dedicato quel tempo alla gente che sta male, avrebbero servito meglio il loro dio e se non esiste (come io credo) avrebbero servito meglio la causa dell'uomo. essi intendevano invece servire la propria causa, stare bene loro, guadagnarsi il paradiso. e io invece andrò all'inferno. per aver servito l'uomo ed aver servito me stesso. meglio, i miei reumatismi ne trarranno giovamento.

mercoledì 17 novembre 2010

nè dio nè patria nè famiglia

c'è il sole oggi. passeggio . sono vecchio. sono saggio. abbastanza per disprezzare la gente che ama le sue catene: tv, supermercati, cinema, centri commerciali e libri di autori che sono eco di tv , cinema e che trovi da comprare nei centri commerciali. ho saputo dalla radio, strumento meraviglioso, che cattura voci nel vento proiettandole nel buio, che c'è un indiano che non mangia nulla da 75 anni. lo hanno persino monitorato per anni e lui non mangia niente. è un vero anarchico, non consuma nulla e lascia che si consumi il fegato di chi fonda la propria ricchezza sul consumo. io non mangio carne. mangio verdura che esproprio in un orto vicino a casa. di quando in quando. a volte ci trovo persino della marijuana piantata. ne raccolgo le infiorescenze e me le fumo. ne ho sempre fumata un pò. è una pianta anarchica, toglie la voglia di lavorare. io ho lavorato abbastanza , nella mia vita, tanto da poter dire che ora non lo voglio più fare. ho più di novant'anni. ma la morte non mi vuole. la attendo con calma, senza fretta. mi dispiace di lasciare un mondo di schiavi inconsapevoli. ma ce l'ho messa tutta, nella mia vita, per dimostrare che sbagliavano. ad un certo punto ho voluto vivere da anarchico per conto mio. ma non te lo lasciano fare. per questo il mondo è un trucco e dio è un prestigiatore. si ricordano di me solo per vedere se percepisco ancora la pensione. e vengono a casa a vedere quando tiro le cuoia. ma io non muoio. la morte non mi vuole. o forse sono già morto. comunque sono invisibile. sono un vecchio. anche se mi piacerebbe fare all'amore nessuna crede che ce la farei. e magari vorrebbero. ma hanno paura. del giudizio altrui: quell'anarchico, strano, mangiapreti, solitario, sarà un maniaco, un senzadio, un senzapatria, un senzafamiglia. non capiscono che io sono veramente senza dio , patria e famiglia e che lascio volentieri questi cosiddetti valori a chi mente alle anime, a chi prepara le guerre e a chi violenta le figlie.

lunedì 25 ottobre 2010

l'ozio è rivoluzionario.

mi sono svegliato in un lago di sangue. era la conserva di pomodori della vicina di casa. è crollato il tetto. mi hanno messo in una bara. sentivo la funzione religiosa in chiesa. un prete che si dava da fare con i bambini del quartiere. si dava da fare nelle loro mutande. capite? gridavo con tutte le mie forze. qualcuno ha sentito. hanno interrotto la funzione. hanno aperto la bara, seduta stante. sono uscito. tutti correvano via. quei due o tre che c'erano. non ho parenti, non ho amici, non ho conoscenti, non ho dio, non ho patria, non ho famiglia. ho detto al prete che non era arrivato il mio momento. devo avere più di novantanni. non mi ricordo neanche. ma non mi farò fregare in dirittura d'arrivo. non voglio preti al mio funerale. ci sono già io di morto. sono uscito dalla bara e mi sono incamminato al centro della chiesa, fra i banchi deserti. il prete si segnava con la croce. disgustoso. prete, gli ho detto, cercati un'altra anima da convertire, perchè io non sono disponibile. se proprio ci tieni accomodati tu, nell'al di là, visto che ci credi. o non ci credi più?
uscendo c'era un camioncino. era un turco che vendeva kebab e falafel. ho preso i falafel. sono vegetariano , io. rispetto tutti gli esseri viventi. ad eccezione dei preti. non ce li voglio nella mia vita io i preti. non mi piacciono. non ce li voglio. mi sono incamminato verso casa. c'era il sole. mi pareva di aver sognato. non mi ero mai sentito così libero, come nel sogno. ora sono ancora vivo. e sto scrivendo su questo blog. se pensate che debba ringraziare qualcuno, vi sbagliate di grosso. è solo biologia. fossi morto non me ne sarebbe importato. importa solo ai santi, ai preti, ai politici, ai ricchi. a me non me ne frega. per questo non riesco a morire. non sono morto nemmeno quando mi è crollato il tetto di quella che abitava sopra di me e che faceva la conserva dei pomodori. sono svenuto fra i rossi pomodori. e il prete non ha nemmeno incassato i soldi del comune. per il mio funerale. ora ho già scritto troppo. ho vissuto molto per oggi. e' ora di riposare. l'ozio è rivoluzionario. provate a dire in giro che non vi piace fare un cazzo. è eversione pura.
Juri

lunedì 15 febbraio 2010

Morte di un anarchico

Juri Montesano è morto il 14 febbraio del 2010. Questo messaggio è stato generato automaticamente dal computer.

mercoledì 3 febbraio 2010

Per battere un male ce ne vuole uno maggiore, solo per un pò

mi riempio di stelle
come un cielo
d'estate
come un campo di grano notturno
pieno di lucciole
invisibili ninja
nella notte di Barcellona
quando sgozzammo per non essere sgozzati
uccidemmo per non essere uccisi
diventando uguali a loro
perchè nessun uomo buono
ha mai vinto con un cattivo
rendendo le armi
e una volta vinta la battaglia
le macerie disseminate
lasciano un senso di vuoto attorno
un senso di ricostruzione
su basi diverse
ma con esiti simili
perchè niente di buono può nascere dal male
a meno che
non si abbia il coraggio
di dire che per battere il male
ci vuole un male maggiore per un pò
solo per un pò.

Juri Montesano

mercoledì 27 gennaio 2010

Anarcobiologia

Non ho capito questo contatore, ma cos'è torna indietro? Meno male che non mi importa di quanti mi leggono, sono anarchico, ricordate? Non programmo niente. Oggi mi sono fatto delle melanzane al forno e degli spinaci con aglio olio e peperoncino. E mi sento calmo, tranquillo. Ho fatto il mio yoga e camminato a lungo. Per far fare yoga ai miei pensieri. Vivo il presente. Ma non posso non avere ricordi. Una volta ho amato una nera, un'africana. Successe in Spagna, nel '36. Era una compagna anarchica e faceva un cus cus da leccarsi i baffi che non ho mai avuto. Morì per le schegge di una granata falangista nella battaglia di Barcellona. A volte ho nostalgia di lei. Si chiamava Amina. A volta ho nostalgia dei miei genitori. Li sento sempre vicino a me e mi dicono di non preoccuparmi, che non c'è nessun inferno nell'al di là , che l'inferno è sulla terra. Sto pesando di andare ad Haiti. Ma non ho abbastanza soldi per il biglietto per l'aereo. Ho chiesto ad un'associazione di volontariato ma quando hanno visto la mia carta d'identità hanno detto che ero troppo vecchio, che non si potevano assumere questa responsabilità. Capite, sono anarchico anche in questo. Nessuno mi fa fare quello che vorrei fare.In questo senso l'anarchia è molto più radicata nell'essere umano di quanto si pensi. Se per tutta la vita non fai quello che vuoi fare, alla fine ripieghi. Questo ti uccide. In questo senso, temo di morire. Tanto nessuno mi piangerà sulla terra. E neanche oltre la terra, viso che sono un miscredente. L'unica mia àncora di salvezza è continuare a vivere. Esistere e dire quello che penso. Sapete, alcuni medici del San Carlo mi volevano studiare. Non era possibile per loro che avessi 90 anni. Sono un'anomalia e , quindi, una cavia perfetta. Un unicorno. No. Sono solo un uomo di 90 anni , mi chiamo Juri Montesano, a malapena so usare un computer, e parlo solo attraverso il mio restare al mondo, contro ogni legge biologica.

sabato 16 gennaio 2010

Uomo abbastanza libero

leggo,non ho voglia di uscire,perchè fuori di casa c'è l'uomo medio. L'uomo medio è come il dito medio, finisce sempre per ficcarsi in un buco di culo. Poi ne esce e dice che se è sporco di feci è colpa del propietario del culo. L'uomo medio ama la dittatura, l'uomo medio non sa essere libero. L'uomo medio anela a fare schiavi essendo se stesso schiavo dell'atto del fare schiavi. Leggo un pò di libri interessanti, classici dell'anarchia o di autori anarchici inconsapevoli:

Quando il più forte vuole opprimere il più debole lo convince che Dio santifica le sue catene, ed il debole, abbrutito, gli crede. Dice Sade.


Per l'uomo non c'è altro inferno che la stupidità o la malvagità dei suoi simili.Sempre Sade


Il vostro corpo è la chiesa dove la Natura chiede di essere riverita. Sempre Lui.


La passione per la distruzione è anche una passione creativa. Questa è di Michelino Bakunin, conosciuto da me personalmente in una cantina di Cagnano Varano, in Puglia. Il vino rosso finì presto, e ce ne andammo per la strada camminando sull'aria, osservando in tre d anatre monche che volavano assieme a corvi finti vere gracule.


La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà. Ancora lui, Baku.


Vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere. Michail Bakunin

Con una simile compagnia in casa, chi ha voglia di uscire. Le ossa necessitano di calore, il fuoco delle parole me lo dà.

Fuori cosa c'è? Giacche, cravatte, sigarette oziose, sesso a pagamento, folla in metropolitana, folla nei centri commerciali, soldi inesistenti spesi lo stesso, carne gonfia di antibiotici (sia umana che animale), in altre parole non c'è niente di interessante. Parola di Juri Montesano, quasi novantun'anni, uomo abbastanza libero.

venerdì 8 gennaio 2010

Mister x

Yoga e Beamish, una birra scura che mi ha regalato un compagno tempo fa...ecco come passo il tempo. Sono un x. Un'incognita. Io per il mondo non esisto...Solo per l'Inps esisto, come scocciatura. Sapete, tempo fa mi hanno mandato un messo comunale a vedere se ero veramente vivo o mio nipote stava incassando la mia pensione sotto falso nome. Allora, e solo allora,sono stato, per qualche brillante attimo, il signor Juri Montesano. Poi sono tornato x. Vivo morto o x, recitava una canzone in radio tempo fa, ecco io della triade sono l'x. A volte non è male sentirsi un x, è originale. Meglio che sentirsi uno zero o non capirci un "h" e meglio una sola x, che già tre sconfini nel pornografico. Va bè che sono anarchico, ma pornografico addirittura...Ancora un pò di yoga, poi sul sofà, a ricordare i bei tempi, i cieli di Spagna, la luce dell'alba prima della battaglia di Barcellona,quando i leccaculi, i ruffiani, i traditori,i voltagabbana, gli scorretti, i falangisti, i franchisti, i monarchici , i chierici, i preti , i baciapile , stavano tutti da una parte e i giusti, noi, dall'altra parte della barricata, quella fatta con sedie di aria e tavoli di sabbia...