lunedì 25 ottobre 2010

l'ozio è rivoluzionario.

mi sono svegliato in un lago di sangue. era la conserva di pomodori della vicina di casa. è crollato il tetto. mi hanno messo in una bara. sentivo la funzione religiosa in chiesa. un prete che si dava da fare con i bambini del quartiere. si dava da fare nelle loro mutande. capite? gridavo con tutte le mie forze. qualcuno ha sentito. hanno interrotto la funzione. hanno aperto la bara, seduta stante. sono uscito. tutti correvano via. quei due o tre che c'erano. non ho parenti, non ho amici, non ho conoscenti, non ho dio, non ho patria, non ho famiglia. ho detto al prete che non era arrivato il mio momento. devo avere più di novantanni. non mi ricordo neanche. ma non mi farò fregare in dirittura d'arrivo. non voglio preti al mio funerale. ci sono già io di morto. sono uscito dalla bara e mi sono incamminato al centro della chiesa, fra i banchi deserti. il prete si segnava con la croce. disgustoso. prete, gli ho detto, cercati un'altra anima da convertire, perchè io non sono disponibile. se proprio ci tieni accomodati tu, nell'al di là, visto che ci credi. o non ci credi più?
uscendo c'era un camioncino. era un turco che vendeva kebab e falafel. ho preso i falafel. sono vegetariano , io. rispetto tutti gli esseri viventi. ad eccezione dei preti. non ce li voglio nella mia vita io i preti. non mi piacciono. non ce li voglio. mi sono incamminato verso casa. c'era il sole. mi pareva di aver sognato. non mi ero mai sentito così libero, come nel sogno. ora sono ancora vivo. e sto scrivendo su questo blog. se pensate che debba ringraziare qualcuno, vi sbagliate di grosso. è solo biologia. fossi morto non me ne sarebbe importato. importa solo ai santi, ai preti, ai politici, ai ricchi. a me non me ne frega. per questo non riesco a morire. non sono morto nemmeno quando mi è crollato il tetto di quella che abitava sopra di me e che faceva la conserva dei pomodori. sono svenuto fra i rossi pomodori. e il prete non ha nemmeno incassato i soldi del comune. per il mio funerale. ora ho già scritto troppo. ho vissuto molto per oggi. e' ora di riposare. l'ozio è rivoluzionario. provate a dire in giro che non vi piace fare un cazzo. è eversione pura.
Juri

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