domenica 20 novembre 2011

Non mi ricordavo la password


oggi è umido. non ho tanta voglia di uscire. i miei amici più cari sono morti. a me è stato dato dalla natura di vivere più a lungo. da quando ho compiuto novant'anni ho smesso di contarli. potrei avere già cento anni. la cosa buffa è che mi sento benone. nessuno crede che ho questa veneranda età. ma si vede che sono vecchio. vecchio e solo. se credessi nell'al di là la farei finita e andrei a ricongiungermi con i miei affetti o con le loro anime. invece il mio credo anarchico mi impone di andare avanti. vivere nell'epoca in cui le persone amano essere schiave con catene invisibili è terribile. sono vegetariano, mangio seitan quasi tutti i giorni. ho un lumino sotto l'immagine di Buenaventura Durruti uno che disse che dopo aver fatto la rivoluzione sarebbe tornato in fabbrica. non crederò mai in nessun politico. loro sono degli scansafabbriche e , anzi, le fanno chiudere. per inciso, entro in questo blog dopo tanto tempo perchè non riuscivo a ricordarmi la password. deve essere la vecchiaia. la mattina non vorrei mai alzarmi. sento lo scalpiccio della gente che si affretta per andare a lavorare a produrre per dei figli di puttana che meditano su qualche spiaggia thailandese. e' tutto inutile, tutto sbagliato. non bisogna più produrre per questi stronzi. non bisogna più mangiare carne. per produrre un chilo di carne ci vogliono 27 litri di acque e si disboscano ettari ed ettari . io non ho figli, non ho parenti e quelli di gradi affini li detesto ancor di più degli estranei-massa. penso che mi farò un bagno. un bel bagno caldo. e mediterò sul futuro. visto che sul passato non posso più intervenire. più tardi forse uscirò. o forse no. magari metto la radio sulla musica classica. sesso? è sopravvalutato. alla mia età preferisco una buona tisana, musica classica, un buon libro di poesie, guardare il cielo grigio e le nuvole che si accavallano e le cornacchie che pasturano su vecchie antenne non paraboliche .
Juri Montesano