sabato 5 dicembre 2009

Cinesi,Re e stalloni.

Dicono che assomiglio a Clint Eastwood . In effetti ho i capelli bianchi , sono secco fisicamente e c'ho lo sguardo d'assassino ,pur non avendo mai fatto male ad una mosca. Le mosche mi stanno simpatiche,ecco . Sono degli indicatori di stronzaggine ,si posano sempre sugli stronzi. Ho imparato ad usare internet in un Centro Sociale in cui ho vissuto per qualche tempo . E uso un blog per scrivere perchè penso che così almeno non spreco carta e gli alberi sono salvi . Ho sentito dire alla radio da un tale Bruno Vespa che Vittorio Emanuele ,non so che numero, era veramente uno stallone. Lui lo ha scritto in un libro . Chiedo umilmente perdono all'Amazzonia . Intanto perchè siamo stanchi di leggere faccende che riguardano i Re . Dei rincoglioniti selezionati per consanguineità che notoriamente ,in natura,genera dei soggetti tarati . E poi perchè a noi che il Re fosse uno stallone non ce ne frega nulla. Anche perchè è facile fare lo stallone quando non hai un cazzo da fare da mane e sera. Prova a fare sesso dopo 13 ore di miniera. Quella è un'impresa degna di nota. Una volta,avevo 17 anni circa,ero a Barcellona e ho visto i funerali di Pepe Durruti. Un uomo maiuscolo . L'avevo sentito dire al centro di una massa di operai,che una volta conquistata la libertà ,lui che era un leader del movimento anarchico spagnolo, sarebbe tornato in fabbrica a fare il meccanico . E lo avrebbe fatto se non fosse stato ucciso prima. In Spagna ho combattuto,a fianco a mio padre . Io già lavoravo. Mio padre no. Lui era un tipo di anarchico contro il lavoro. Lui diceva che il lavoro era una cosa da animali e noi invece eravamo uomini . Non ho mai capito come facesse,ma a casa non mancava mai da mangiare. Poi mi accorsi che ogni tanto mancava uno di quei quadri che lui diceva di fare per passatempo. Era un'artista . Lo capii molto tempo dopo. Io non ero un'artista,io non sapevo fare nulla,non sapevo nulla e non mi importava di nulla . Volevo solo essere lasciato in pace . Molto tempo dopo un cinese che avevo incontrato su un cargo diretto in Birmania mi disse che io ero un anarchico naturaliter. Si,lo disse in latino e io mi sorpresi. Ma i cinesi sono sempre stati un pò avanti a noi. Li ho visti pescare dei gamberi di fiume nei navigli in secca,di recente . Uno che passava di là , un italiano,doveva essere un rappresentante di qualcosa,l'ho sentito che gli gridava che erano delle fogne umane . Uno di loro,dei cinesi,si è voltato e gli ha chiesto:"cosa mangiale tu oggi?" .Il rappresentante gli ha fatto un sorriso sprezzante e gli ha detto:" io mi mangio i gamberi veri,quelli di mare,seduto a tavola in un ristorante vero" . "Va bene",ha risposto il cinese,"tu non ha più bisogno di telmometlo". Ma vaffanculo,ha detto l'italiano. Non aveva capito,cosa aveva voluto dirgli il cinese. Che i gamberi di mare sono strapieni di mercurio e che se avesse avuto la febbre non avrebbe avuto bisogno del termometro. Sottile di un cinese. I cinesi sono molto anarchici . A loro,imperatori,dittatori comunisti,qualsiasi cosa,non li scalfisce. Allevano grilli,mangiano riso,fanno qi qong, e campano cent'anni . Noi invece pubblichiamo libri che parlano di Re stalloni e ci consideriamo democratici.

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